Aboriginal Art Titled “Two Lovers Meet ” by John Smith Gumbula
I cerchi puntiformi dominano il dipinto “Two Lovers Meet” di John Smith Gumbula ed il colore turchese amalgama lo sfondo variopinto della danza dell’incontro tra un uomo ed una donna. Queste due figure umane sono disegnate con in mezzo dei cerchi concentrici e poi tutti intorno a loro altri cerchi concentrici si espandono, più piccoli e sempre puntiformi.
I cerchi, nell’arte aborigena, rappresentano sempre una forza vitale e richiamano due elementi della natura: l’acqua ed il fuoco.
Mi piace pensare al movimento dell’acqua a cerchi concentrici dopo il lancio di una pietra simile al lancio delle parole nella comunicazione umana che determina sempre un movimento circolare; e al fuoco dei falò che riscalda i cuori e attorno a cui ci si narra, si condivide la giornata e si canta.
La formazione di cerchi può significare molte cose a seconda di quale storia viene raccontata ed il numero dei cerchi concentrici rappresenta la ruota del tempo.
Il cerchio tra la coppia che danza è dunque il simbolo dello spazio-tempo dell’incontro.
È il luogo dove si rende visibile, per certi versi, il confine di contatto nella traità intercorporea della teoria gestaltica di Giovanni Salonia, luogo che rende possibile l’intervento psicologico nella coppia, i cui benefici si espandono nella famiglia, per questo ho pensato di sceglierlo come icona del Master in Counselling Familiare e di Coppia.
Quello dell’incontro è un tema caro alla psicologia fenomenologica che sempre ha attenzionato la relazione clinica come primariamente e imprescindibilmente relazione tra due persone che si pongono l’una di fronte all’altra. L’etre-à-deux, la reciprocità, sostiene Bruno Callieri designa in maniera quasi perentoria l’appartenenza come categoria primaria dell’umano, un TRA che costituisce un vero e proprio dominio primordiale della realtà umana. Un’interrelazione che si costruisce continuamente nella danza degli incontri e che nella Family Gestalt Therapy di Giovanni Salonia diventa un modello di intervento concreto ed efficace denominato: “Danza delle sedie e danza dei pronomi”.
Nel dipinto di John Smith Gumbula le due figure, maschile e femminile che danzano, sono amalgamate da uno sfondo di colore turchese, ed anche questo ha un significato relazionale.
Infatti il turchese che nasce dall’incontro tra due colori: l’azzurro ed il verde, è direttamente collegato alla comunicazione dei sentimenti e all’espressione creativa. Fin dall’antichità, ispirandosi al cielo e al mare, molte popolazioni hanno utilizzato questo colore come talismano con particolari proprietà protettive e spesso lo hanno considerato un simbolo di guarigione.
L’auspicio del logo del suddetto master è dunque quello di guarire le ferite relazionali individuali nelle relazioni di coppia e familiari, favorendo la crescita circolare dell’amore.
Paola Argentino