Buon Natale
A Natale non si fanno cattivi
pensieri ma chi è solo
lo vorrebbe saltare
questo giorno.
A tutti loro auguro di
vivere un Natale
in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a
tutti quelli che soffrono
per una malattia.
A coloro auguro un
Natale di speranza e di letizia.
Ma quelli che in questo giorno
hanno un posto privilegiato
nel mio cuore
sono i piccoli mocciosi
che vedono il Natale
attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire
tutte le loro aspettative.
Per i bambini poveri
che non vivono nel paese dei balocchi
auguro che il Natale
porti una famiglia che li adotti
per farli uscire dalla loro condizione
fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi
auguro un Natale con pochi regali
ma con tutti gli ideali realizzati.
ALDA MERINI
Quali saranno stati i “cattivi pensieri” a cui si riferisce Alda Merini all’inizio della sua poesia “Buon Natale”, dove tratteggia con pochi acuti elementi l’essenza dello spirito natalizio? Certamente primo tra tutti, sembra dirci la poetessa dei Navigli, è la solitudine, e quel cupo sentire che si lega ad essa, come fragilità non colpevole che vorrebbe evitare questo giorno in cui si grida gioia condivisa e comunione con i propri cari. Chi è solo non può godere di quel “mangiare il pane con” che la ricchezza di ogni tavola natalizia addobbata per la compagnia ricorda in quel giorno e che qui porta all’augurio di un’inclusione più grande, che attenui questa condizione.
E così, in una sorta di dolce letterina di Natale, inizia una carrellata di protagonisti che più degli altri meritano gli auguri di calore della poetessa.
Agli uomini e alle donne soli seguono gli ammalati, coloro ai quali non è dato di godere degli sfarzi del Natale, ma possono sempre godere di quella letizia del cuore che sgorga da un rinascere interiore della speranza in una vita migliore. Perché ogni “letizia” diviene perfetta solo quando noi la sentiamo dentro come tale, non quando il calendario ci impone di essere felici.
Ancora ci sono i bambini, che Alda chiama “mocciosi”, con l’affettuosità di una nonna o di una vecchia zia, con la distanza che l’età adulta ci fa sentire rispetto all’essere protagonisti di un’attesa di giochi e di regali, filtro sognato per aspettare quel giorno, forse da tempo perso e ritrovato. Gli adulti quindi stanno lì ad interpretare i desideri di quei bambini fortunati, che non fanno però dimenticare l’altra grande, forse più grande, parte di piccoli dimenticati e abbandonati, la cui vera speranza nel Natale non è quella di ricevere semplici regali, ma una famiglia che diventi luogo di gioia e di accoglienza; e lì non sentire più quella disperazione di non essere nessuno.
Allora come chiudere, forse si chiede Alda, se non pensando a quanto ormai è travisato il senso del Natale, un po’ da tutti, e soprattutto da quelli che ne fanno solo la festa dei luccichii e dei regali: “ideali realizzati”, questa l’ultima espressione della poesia, cioè idee, voglia di bene che diventa progetto e prende corpo.
Ma quel Natale era già comparso nel mondo poetico della Merini, almeno in altre due poesie, Ne ricordiamo una, la più solare, che la porta a invocarlo come “generoso Natale di sempre”, perché ogni anno ci ridona la certezza che per noi è nato un “mitico bambino”. Lo contempla la poetessa mentre Egli, così piccolo, “allarga le braccia per il dolore del mondo”. Come non sentire qui il richiamo al Mistero Pasquale e alle persone in difficoltà di cui parla nella prima poesia e a cui col suo augurio cerca di togliere un po’ di pena? Infine quasi ci commuove nella preghiera conclusiva di questa breve poesia: “Non crescere, bambino, / generoso poeta / che un giorno tutti chiameranno Gesù. / Per ora sei soltanto/ un magico bambino / che ride della vita /e non sa mentire.”
È il riso soave di quel Bambino, che lei vorrebbe trattenere nei panni teneri di un neonato, la fonte prima di ogni poesia e del vero “ideale realizzato” in ogni vita che sa di “non mentire”.
Buon Natale!
Autrice: CHIARA GATTI, counsellor professionista e docente del Master in Pastoral Counselling dell’Istituto Nino Trapani
La poesia “Buon Natale” di ALda Merini è stata interpretata da Claudia Koll al link: https://www.istitutoninotrapani.org/buon-natale-di-alda-merini-riflessioni-di-chiara-gatti/